Sillabe di seta. Testo inglese a fronte | Emily Dickinson
Emily Dickinson (1830-1886) nacque e morì ad Amherst (Massachusetts), dove visse nella grande casa paterna, la Homestead, in reclusione volontaria dal 1866. Il "caso" Emily Dickinson deflagrò nel 1890, con la pubblicazione di un volumetto di poesie che ebbe un successo straordinario. È oggi considerata tra i più grandi lirici moderni. La sua opera, con l’eccezione di sette poesie pubblicate in vita, apparve in varie edizioni postume incomplete; la prima edizione critica uscì nel 1955. È una poesia assertiva, lucida, dura, quella di Emily Dickinson, che inquieta e incanta il lettore. Ed è un personaggio fuori dal comune, quello di Emily Dickinson, che scelse una vita di solitudine e isolamento, non volle lasciare traccia pubblica di sé e tenne le proprie poesie nascoste nel cassettone della camera da letto, da dove furono recuperate solo dopo la sua morte. Fu uno spirito ribelle e determinato, capace di decidere all’età di trent’anni di vestirsi sempre di bianco e di chiudersi in casa, per tutta la vita. Di lei come persona si sa pochissimo - cosa che ha favorito lo sviluppo di letture romanzesche e biografie romanzate sul suo conto e la nascita del suo mito - ma per lei parlano i suoi versi, enigmatici, scarni, che suscitano stupore e curiosità, ammirazione e inquietudine. Lettrice onnivora, assetata di conoscenza, austera e insieme sensuale, sapiente nel coniugare la sua cultura con la sua sensibilità ricca e complessa e con la sua limpida intelligenza, Emily Dickinson ci consegna una poesia modernissima, che suscita all’infinito domande e un’attenzione ininterrotta nei lettori.