A cura di Riccardo ReimCon un saggio di James JoyceQuesta raccolta di aforismi, pubblicata un anno dopo la morte di Wilde dal suo esecutore testamentario, rappresenta una parte minore ma significativa della produzione letteraria dell’autore. Gli aforismi, infatti, esprimono il suo pensiero e i suoi sentimenti in forma immediata e solo apparentemente superficiale. È l’espressione in prosa libera delle più complesse profondità di un animo irrequieto e controcorrente, delizia, stupore e scandalo dell’Inghilterra vittoriana, che in poche righe riesce a dare conto delle sue convinzioni più severe e autentiche sulla vita, le donne, la morale, l’arte e la società.«Non bisogna mai cercare di capire una donna. Le donne sono immagini; gli uomini sono problemi. Se volete sapere quello che una donna intende veramente – ed è sempre un desiderio pericoloso – bisogna guardarla, non ascoltarla.» Oscar Wildenacque a Dublino nel 1854. Poeta, romanziere, commediografo, è il più importante scrittore dell’epoca vittoriana. Nel 1895, al culmine della sua fama, venne condannato per omosessualità a due anni di carcere duro. Morì nel 1900. Di Wilde la Newton Compton ha pubblicato: Poesie e Ballata dal carcere di Reading; L’importanza di chiamarsi Ernesto - Il ventaglio di Lady Windermere - Una donna senza importanza - Un marito ideale; De Profundis - Due lettere al «Daily Chronicle»; Il ritratto di Dorian Gray; Il manuale del perfetto impertinente, Aforismi e il volume unico Tutte le opere.