Il nostro segno di riconoscimento fu e rimase la sua mano sulla mia guancia, la mia guancia nella sua mano. Ci dicemmo poco più dei nostri nomi, non avevo mai udito una poesia d‘amore più bella.
La storia della sacerdotessa di Apollo, partendo dalla prigionia presso i greci andando a ritroso nella sua fanciullezza.
La sintassi è alquanto complessa, ma altrettanta evocativa ed emozionante.
Mi ha piacevolmente sorpresa la fragilità e la forza di Cassandra, figura mitologica che viene resa moderna dalla Wolf.
4,5 stelline