Cassandra osserva il suo mondo crollare, battaglia dopo battaglia, anno dopo anno. Nel disfacimento scopre la libertà, ma è solo un breve intervallo prima della fine.
Un libro dolente e doloroso. Che mi fa più male ad ogni rilettura, ma quanto è bello!
Il nostro segno di riconoscimento fu e rimase la sua mano sulla mia guancia, la mia guancia nella sua mano. Ci dicemmo poco più dei nostri nomi, non avevo mai udito una poesia d‘amore più bella.