Un testo celebrativo di una Napoli stanca, vessata, schiavizzata dalla peste, dallo straniero che vuole sottrarle ogni bellezza.
Un libro corale e teatrale insieme che dà luogo ad una musica di sottofondo, la quale accompagna verso quest'affresco seicentesco.
L'autore, tra storia e immaginazione, conferisce a personaggi del passato una nuova dignità.
Napoli emerge bella più che mai, ma destinata ad un ritorno sempre all'uguale.