Viaggio al termine della notte | Louis-Ferdinand Cline
NUOVA VERSIONE DIGITALE AGGIORNATA E CORRETTA: MARZO 2013. A ottant'anni dalla sua pubblicazione e a cinquanta dalla morte del suo autore, Viaggio al termine della notte si impone come il romanzo che ha saputo meglio capire e rappresentare il Novecento, illuminandone con provocatoria originalit espressiva gli aspetti fondamentali. Cline stato creato da Dio per dare scandalo, scrisse Bernanos quando nel 1932 il romanzo divent un successo mondiale, suscitando entusiasmi e contrasti feroci. Lo scandalo Cline, che dura tuttora, la profetica lucidit del suo delirio, uno sguardo che nulla perdona a s e agli altri, che ha il coraggio di affrontare la notte dell'uomo cos com'. L'anarchico Cline, che amava definirsi un cronista, aveva vissuto le esperienze pi drammatiche: gli orrori della Grande Guerra e le trincee delle Fiandre, la vita godereccia delle retrovie e l'ascesa di una piccola borghesia cinica e faccendiera, le durezze dell'Africa coloniale, la New York della folla solitaria, le catene di montaggio della Ford a Detroit, la Parigi delle periferie pi desolate dove lui faceva il medico dei poveri, a contatto con una miseria morale prima ancora che materiale. Totalmente nuovo, nel panorama francese ed europeo, stato poi il modo insieme realistico e visionario, sofisticato e plebeo con cui Cline ha saputo trasfigurare questa materia incandescente. Per lui, in principio, l'emozione, il sentimento della vita: di qui l'invenzione di un linguaggio che ha tutta l'immediatezza del parlato quotidiano, capace di dar voce, tra sarcasmi e piet, alla tragicommedia di un secolo. Questo libro sembra riassumere in s la disperazione del Novecento: in realt un'opera potentemente comica, esilarante, in cui lo spettacolo dell'abiezione scatena un riso liberatorio, un divertimento grottesco pi forte dell'incubo. Oggi il Viaggio, nella classica traduzione di Ernesto Ferrero, scrittore particolarmente attento al colore dei linguaggi, si offre a nuove generazioni di lettori con l'intatta freschezza di un classico che non finisce di stupire per la sua modernit.